Come risparmiare la tredicesima senza sentirti in colpa

Come risparmiare la tredicesima senza sentirti in colpa

Dicembre arriva ogni anno con la sua atmosfera festosa, le luci natalizie che illuminano le strade, l'odore di panettone e quel senso di attesa che rende speciale l'ultimo mese dell'anno. Ma c'è un altro motivo per cui dicembre è particolarmente amato dai lavoratori italiani: l'arrivo della tredicesima mensilità. Questa gratifica annuale rappresenta per molti un'occasione unica per affrontare le spese natalizie, togliersi qualche sfizio o semplicemente respirare un po' dopo un anno di lavoro intenso.

Eppure, troppo spesso la tredicesima si dissolve come neve al sole, lasciandoci con la sensazione di aver sprecato un'opportunità preziosa. Tra regali di Natale, cene con amici e parenti, spese impreviste e quella voglia irrefrenabile di concederci qualcosa di speciale, ci ritroviamo a gennaio con il portafoglio vuoto e forse anche un pizzico di rimpianto. La domanda sorge spontanea: è possibile risparmiare una parte della tredicesima senza sentirsi privati di tutto? La risposta è sì, e in questo articolo scopriremo insieme come farlo in modo intelligente e sostenibile.

La gestione della tredicesima rappresenta una delle sfide più interessanti della finanza personale. Non si tratta solo di decidere cosa comprare o cosa mettere da parte, ma di comprendere che questa somma extra può diventare il primo mattone per costruire una stabilità finanziaria duratura. Imparare a gestire correttamente questo "bonus" annuale significa acquisire competenze che potranno essere applicate a qualsiasi entrata extra futura, dalla quattordicesima al bonus produttività, fino alle eventuali gratifiche professionali.

Quando arriva la tredicesima in Italia e come viene calcolata

Prima di parlare di come gestire la tredicesima, è importante capire quando arriva e come funziona. In Italia, la tredicesima mensilità viene generalmente erogata nel mese di dicembre, solitamente tra il 10 e il 15 del mese, anche se le tempistiche possono variare leggermente tra settore pubblico e privato. Per i pensionati, l'erogazione avviene insieme alla pensione di dicembre, con date specifiche stabilite dall'INPS.

L'importo della tredicesima corrisponde a una mensilità di stipendio, ma viene calcolato in modo proporzionale ai mesi effettivamente lavorati durante l'anno. Se hai lavorato l'intero anno, riceverai l'equivalente di uno stipendio mensile. Se invece hai iniziato a lavorare a metà anno o hai avuto periodi di assenza non retribuita, l'importo sarà proporzionalmente ridotto. È fondamentale sapere che sulla tredicesima vengono applicate le trattenute fiscali, quindi l'importo netto che riceverai sarà inferiore a quello lordo indicato in busta paga.

Un aspetto importante da considerare riguarda le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2024: il taglio del cuneo contributivo non si applica alla tredicesima mensilità, che quindi viene sottoposta a imposizione ordinaria. Questo significa che l'importo netto della tredicesima potrebbe essere leggermente inferiore rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare confrontandolo con lo stipendio mensile.

Perché è importante pianificare l'uso della tredicesima

La tredicesima non è solo un extra natalizio da spendere immediatamente. Rappresenta un'opportunità unica per migliorare la propria situazione finanziaria in modo significativo. Secondo recenti statistiche, gli italiani tendono ad utilizzare questa somma principalmente per consumi natalizi, ma una percentuale crescente sta comprendendo l'importanza di destinarne almeno una parte al risparmio e agli investimenti.

Pianificare l'uso della tredicesima significa essenzialmente rispondere a tre domande fondamentali: quanto spendere per le necessità immediate come i regali di Natale e le spese festive? Quanto destinare ai propri desideri personali senza sentirsi in colpa? E quanto mettere da parte per costruire un futuro finanziario più solido? La bellezza di avere un metodo strutturato è che permette di rispondere a tutte queste domande in modo equilibrato, senza dover rinunciare completamente né al presente né al futuro.

La psicologia del denaro: perché ci sentiamo in colpa quando risparmiamo

Uno degli ostacoli principali al risparmio efficace è di natura psicologica. Viviamo in una società che ci spinge costantemente al consumo, dove risparmiare viene spesso percepito come privarsi di qualcosa o come essere avari. Durante le festività natalizie, questa pressione si intensifica: c'è l'aspettativa di fare regali generosi, di partecipare a cene e festeggiamenti, di mostrare agli altri che stiamo bene economicamente.

Il senso di colpa associato al risparmio nasce spesso dalla paura di essere giudicati dagli altri o dal timore di perdere occasioni di felicità immediata. In realtà, imparare a risparmiare senza sensi di colpa significa semplicemente trovare un equilibrio sano tra il godere del presente e il costruire un futuro più sicuro. Non si tratta di rinunciare a tutto, ma di fare scelte consapevoli che ci permettano di vivere bene oggi e domani.

Un altro aspetto psicologico importante riguarda il concetto di gratificazione differita. Mettere da parte una somma oggi per un obiettivo futuro richiede la capacità di rinunciare a una piccola soddisfazione immediata in cambio di un beneficio maggiore nel tempo. Questa abilità, chiamata autocontrollo finanziario, è uno dei migliori predittori di successo economico a lungo termine e può essere allenata proprio attraverso la gestione intelligente di somme come la tredicesima.

Il metodo "paga prima te stesso": il segreto per risparmiare senza sforzo

Uno dei principi più potenti della finanza personale è il concetto di "paga prima te stesso". Questa espressione, apparentemente semplice, racchiude un cambio di paradigma fondamentale nel modo di gestire il denaro. Tradizionalmente, tendiamo a risparmiare ciò che rimane dopo aver pagato tutte le spese: prima l'affitto, poi le bollette, poi la spesa, poi lo svago, e infine, se avanza qualcosa, lo mettiamo da parte. Il problema con questo approccio è che raramente avanza qualcosa.

Il metodo "paga prima te stesso" ribalta completamente questa logica: non appena ricevi uno stipendio o una somma extra come la tredicesima, la prima cosa da fare è destinare immediatamente una percentuale predefinita al risparmio o agli investimenti. Solo dopo aver "pagato te stesso", ovvero dopo aver messo da parte la quota destinata al tuo futuro finanziario, puoi utilizzare il resto per le spese correnti e i desideri personali.

Questa strategia funziona perché sfrutta un principio psicologico potente: ciò che non vediamo sul conto corrente, non possiamo spenderlo. Se aspetti fino alla fine del mese per risparmiare ciò che avanza, troverai sempre un modo per spendere tutto. Se invece metti subito da parte il 10%, il 20% o anche il 30% della tredicesima in un conto separato o in uno strumento di risparmio, quella somma diventa immediatamente "non disponibile" per le spese quotidiane.

Come applicare questo metodo alla tredicesima? È molto semplice. Quando ricevi la gratifica natalizia, prima ancora di pensare ai regali o alle spese festive, effettua un bonifico verso un conto risparmio, un deposito o uno strumento di investimento. La percentuale da destinare dipende dai tuoi obiettivi finanziari personali, ma un buon punto di partenza potrebbe essere il 20% dell'importo netto ricevuto. Se la tua tredicesima netta è di 1.500 euro, significa mettere immediatamente da parte 300 euro. Il resto, 1.200 euro, sarà disponibile per tutte le altre esigenze del periodo natalizio.

Questo approccio ha un vantaggio psicologico enorme: non ti sentirai mai in colpa per come spendi il resto del denaro, perché hai già garantito il tuo futuro finanziario. Quella cena speciale al ristorante o quel regalo che desideravi tanto non saranno più fonte di rimorsi, perché sai di aver già fatto la cosa giusta per te stesso.

La regola del 50-30-20: un metodo semplice per distribuire la tredicesima

Accanto al principio "paga prima te stesso", esiste un altro metodo estremamente efficace per gestire qualsiasi entrata, compresa la tredicesima: la regola del 50-30-20. Questo approccio, reso popolare dalla senatrice americana Elizabeth Warren e da sua figlia Amelia Warren Tyagi nel loro libro "All Your Worth: The Ultimate Lifetime Money Plan", offre una suddivisione chiara e intuitiva del reddito in tre categorie fondamentali.

La regola prevede di destinare il 50% delle entrate alle necessità, il 30% ai desideri e il 20% al risparmio. Applicata alla tredicesima, questa suddivisione permette di affrontare tutte le esigenze del periodo natalizio mantenendo un equilibrio sano tra presente e futuro.

Vediamo cosa significa in pratica. Le necessità sono quelle spese indispensabili da cui non possiamo prescindere: potrebbero essere il saldo del mutuo, una rata dell'affitto arretrata, bollette in sospeso, spese mediche urgenti o il pagamento di tasse. Per molti italiani, una parte della tredicesima viene tradizionalmente utilizzata proprio per queste esigenze "obbligate" che si concentrano verso la fine dell'anno.

I desideri rappresentano tutto ciò che ci fa stare bene ma che non è strettamente indispensabile: regali di Natale per familiari e amici, la cena della vigilia, quel cappotto che desideravamo da mesi, un weekend fuori porta durante le festività, abbonamenti a servizi di intrattenimento. Destinare il 30% della tredicesima a questa categoria significa darsi il permesso di godersi le festività senza sensi di colpa, sapendo che stiamo rispettando un piano equilibrato.

Infine, il 20% viene destinato al risparmio o al pagamento di debiti significativi. Questa quota è fondamentale per costruire un fondo di emergenza, investire per obiettivi futuri come l'acquisto di una casa o semplicemente per creare un cuscinetto finanziario che ci permetta di affrontare il nuovo anno con maggiore serenità.

Facciamo un esempio concreto. Immaginiamo di ricevere una tredicesima netta di 1.800 euro. Applicando la regola del 50-30-20, avremmo:

  • 900 euro (50%) destinati alle necessità come il saldo di bollette, rate del mutuo o spese impreviste accumulate durante l'anno
  • 540 euro (30%) per i desideri: regali di Natale, cene festive, qualche acquisto personale che ci rende felici
  • 360 euro (20%) da mettere da parte per il futuro, che in un anno potrebbero diventare il primo nucleo di un fondo di emergenza solido

Questa suddivisione garantisce che nessuna area della vita venga trascurata. Copriamo le necessità essenziali, ci permettiamo di godere delle festività e costruiamo contemporaneamente sicurezza finanziaria per il futuro.

Il metodo 50-40-10: una variante più flessibile per chi ha esigenze diverse

Sebbene la regola del 50-30-20 sia molto diffusa, non esiste un approccio unico che funzioni per tutti. Ogni persona ha una situazione finanziaria diversa, obiettivi differenti e priorità personali. Per questo motivo, molti esperti di finanza personale suggeriscono di adattare le percentuali in base alle proprie circostanze specifiche.

Una variante interessante è il metodo 50-40-10, che può essere particolarmente adatto per chi ha spese essenziali più contenute o per chi desidera dare maggiore priorità agli aspetti esperienziali della vita. In questo modello:

  • Il 50% viene ancora destinato alle necessità fondamentali
  • Il 40% è dedicato ai desideri e alle esperienze personali
  • Il 10% va al risparmio

Questa distribuzione può funzionare bene per giovani professionisti che vivono ancora con la famiglia, per persone senza carichi familiari significativi o per chi ha già costruito un buon fondo di emergenza e desidera concentrarsi maggiormente sul godere del presente. Aumentare la quota dedicata ai desideri dal 30% al 40% permette di vivere le festività in modo più rilassato, di fare regali più generosi o di concedersi esperienze che arricchiscono la vita.

Tuttavia, è importante essere onesti con se stessi: ridurre la percentuale destinata al risparmio al 10% dovrebbe essere una scelta consapevole e temporanea, non una scusa per procrastinare la costruzione di sicurezza finanziaria. Se la tua situazione economica è stabile e hai già un cuscinetto di emergenza, questa variante può essere perfetta. Se invece stai ancora costruendo le tue basi finanziarie, potrebbe essere più prudente rimanere sulla classica distribuzione 50-30-20 o addirittura aumentare la quota di risparmio.

Un'altra variante ancora più ambiziosa potrebbe essere il 50-20-30, che inverte le percentuali di desideri e risparmi, destinando il 30% al futuro e solo il 20% ai desideri. Questa soluzione è ideale per chi ha obiettivi finanziari a breve termine molto chiari, come l'acconto per una casa, il pagamento di un debito importante o la creazione di un capitale iniziale per investimenti.

La chiave è la flessibilità: questi metodi non sono regole rigide scolpite nella pietra, ma strumenti che possiamo adattare alla nostra realtà personale. L'importante è avere un metodo, qualunque esso sia, che ci permetta di prendere decisioni consapevoli invece di spendere in modo impulsivo.

Come applicare questi metodi alla tua tredicesima: passi pratici

La teoria è importante, ma ciò che conta davvero è l'applicazione pratica. Come possiamo tradurre questi principi in azioni concrete quando riceviamo la tredicesima? Ecco una guida passo dopo passo per gestire al meglio la tua gratifica natalizia.

Primo passo: calcola l'importo netto. Prima di fare qualsiasi piano, devi sapere esattamente quanto denaro hai a disposizione. Controlla la tua busta paga di dicembre e identifica l'importo netto della tredicesima, ovvero la somma effettiva che verrà accreditata sul tuo conto corrente dopo le trattenute fiscali. Questo è il numero con cui dovrai lavorare, non l'importo lordo.

Secondo passo: decidi il tuo metodo di suddivisione. Scegli se applicare la regola del 50-30-20, la variante 50-40-10 o qualsiasi altra distribuzione che ritieni adatta alla tua situazione. Questa scelta dovrebbe basarsi su tre fattori principali: le tue necessità immediate, i tuoi obiettivi di risparmio e il tuo stile di vita desiderato. Non esiste una scelta giusta o sbagliata in assoluto, esiste solo la scelta giusta per te in questo momento specifico della tua vita.

Terzo passo: applica il principio "paga prima te stesso". Non appena la tredicesima viene accreditata sul tuo conto, effettua immediatamente un bonifico verso un conto separato per la quota destinata al risparmio. Questo può essere un conto deposito, un conto risparmio, un piano di accumulo o qualsiasi altro strumento finanziario che hai scelto. L'importante è che questa somma lasci fisicamente il tuo conto corrente principale, diventando così "non disponibile" per le spese quotidiane.

Quarto passo: crea categorie di spesa per il resto. Una volta messa da parte la quota di risparmio, suddividi mentalmente (o fisicamente, usando conti separati o buste con contanti) il denaro rimanente tra necessità e desideri. Questo ti aiuterà a monitorare le spese e a non sforare il budget previsto per ciascuna categoria.

Quinto passo: pianifica le spese prima di effettuarle. Prima di iniziare a spendere, fai una lista delle necessità che devi coprire e dei desideri che vuoi soddisfare. Questo semplice esercizio di pianificazione ti aiuterà a fare scelte più consapevoli e a evitare acquisti impulsivi che potrebbero farti sforare il budget.

Per esempio, se hai destinato 500 euro ai desideri, crea una lista dei regali di Natale che vuoi fare e delle esperienze che desideri vivere durante le festività. Assegna un budget approssimativo a ciascuna voce. Questo ti permetterà di vedere in anticipo se i tuoi desideri sono compatibili con il budget disponibile o se devi fare delle scelte.

Come costruire un fondo di emergenza con le somme extra

Una delle applicazioni più intelligenti del risparmio derivante dalla tredicesima è la creazione o il rafforzamento di un fondo di emergenza. Questo concetto, fondamentale nella finanza personale, rappresenta una somma di denaro facilmente accessibile destinata a coprire spese impreviste o situazioni di crisi temporanea, come la perdita del lavoro, una riparazione urgente dell'auto o spese mediche non previste.

Gli esperti di finanza personale raccomandano di avere un fondo di emergenza che copra tra i tre e i sei mesi di spese essenziali. Per una famiglia con spese mensili di 2.000 euro, questo significa avere tra 6.000 e 12.000 euro facilmente disponibili. Può sembrare una cifra enorme, ma costruirla nel tempo utilizzando somme extra come la tredicesima è assolutamente fattibile.

Se applichi costantemente il principio "paga prima te stesso" e destini il 20% della tredicesima al risparmio ogni anno, potresti accumulare diverse centinaia di euro annualmente solo con questa gratifica. Combinando questo con piccoli risparmi mensili, il tuo fondo di emergenza crescerà più rapidamente di quanto immagini. L'importante è iniziare, anche con piccole somme.

Strumenti pratici per gestire il risparmio della tredicesima

La tecnologia moderna offre numerosi strumenti che possono facilitare enormemente la gestione del denaro e l'applicazione dei metodi di risparmio che abbiamo discusso. Tra questi, i fogli di calcolo Excel rappresentano una soluzione particolarmente efficace e personalizzabile per monitorare le proprie finanze personali.

Esistono template specifici come "Il Mio Patrimonio", pensati proprio per aiutare le persone a tracciare entrate, uscite e investimenti in modo strutturato. Questi strumenti permettono di visualizzare graficamente l'andamento del proprio patrimonio nel tempo, di calcolare con precisione quanto destinare a ciascuna categoria di spesa secondo i metodi che abbiamo visto, e di monitorare il progresso verso i propri obiettivi finanziari. Utilizzare uno strumento del genere per gestire la tredicesima significa avere sempre sotto controllo dove va ogni singolo euro, senza dover ricordare tutto a memoria o affidarsi a metodi approssimativi.

Oltre ai fogli di calcolo, esistono anche app specifiche per il budgeting che possono sincronizzarsi con il tuo conto corrente e categorizzare automaticamente le spese. Queste applicazioni rendono molto più semplice vedere in tempo reale quanto hai speso in ciascuna categoria e quanto ti rimane del budget pianificato. Tuttavia, la scelta dello strumento è personale: alcune persone preferiscono la massima automazione, altre amano avere il controllo manuale attraverso fogli di calcolo personalizzati.

L'importante non è quale strumento usi, ma che tu ne usi uno. La gestione finanziaria efficace richiede monitoraggio costante, e affidarsi solo alla memoria o a sensazioni approssimative è la strada più sicura verso spese incontrollate e obiettivi di risparmio mancati.

Investire la tredicesima: oltre il semplice risparmio

Una volta che hai messo da parte la quota destinata al futuro seguendo il principio "paga prima te stesso", devi decidere cosa farne concretamente. Lasciare i soldi sul conto corrente è certamente meglio che spenderli, ma non è l'opzione più efficace sul lungo periodo. L'inflazione erode costantemente il potere d'acquisto del denaro fermo, quindi ciò che oggi vale 100 euro, tra qualche anno ne varrà effettivamente meno.

Per questo motivo, vale la pena considerare opzioni di investimento che permettano al tuo denaro di crescere nel tempo. Le possibilità sono molteplici e dipendono dal tuo profilo di rischio, dall'orizzonte temporale e dagli obiettivi finanziari. Un conto deposito vincolato può offrire rendimenti superiori al conto corrente con rischio praticamente zero, ed è ideale per chi sta costruendo il proprio fondo di emergenza e ha bisogno di sicurezza assoluta.

Per orizzonti temporali più lunghi e con una maggiore tolleranza al rischio, si possono considerare piani di accumulo su ETF (Exchange Traded Funds), che permettono di investire piccole somme regolarmente in un portafoglio diversificato di azioni e obbligazioni. Questi strumenti sono particolarmente adatti per chi vuole iniziare a investire con capitali contenuti e costruire gradualmente un portafoglio solido. Qui entra il gioco "Il Mio ETF", pensato appositamente per districarsi tra le migliaia di ETF presenti nel mondo. 

È fondamentale sottolineare che prima di investire qualsiasi somma, anche quella derivante dalla tredicesima, è necessario informarsi adeguatamente o consultare un consulente finanziario. Gli investimenti comportano sempre dei rischi, e decisioni prese senza la dovuta preparazione possono portare a perdite invece che a guadagni. Il risparmio derivante dalla tredicesima non dovrebbe essere investito in strumenti ad alto rischio se rappresenta l'unica somma che hai messo da parte o se potrebbe servirti nel breve termine.

Errori comuni da evitare quando gestisci la tredicesima

Anche con le migliori intenzioni, è facile cadere in trappole che vanificano gli sforzi di risparmio. Conoscere gli errori più comuni può aiutarti a evitarli. Il primo e più frequente è non avere un piano. Molte persone ricevono la tredicesima e iniziano a spenderla senza aver prima deciso quanto destinare a ciascuna area. Questo porta quasi inevitabilmente a spendere tutto, lasciando nulla per il risparmio.

Un secondo errore è sentirsi obbligati a fare regali costosi a tutti. La pressione sociale durante le festività può portarci a spendere molto più di quanto sia sensato per fare bella figura. Ricorda che i regali più apprezzati non sono necessariamente i più costosi, e che le persone che ti vogliono bene apprezzeranno il pensiero indipendentemente dal prezzo.

Il terzo errore comune è rimandare: "quest'anno spendo tutto, dall'anno prossimo inizio a risparmiare". La verità è che non esiste un momento perfetto per iniziare a risparmiare. Se continui a rimandare, gli anni passano e ti ritrovi senza aver costruito nulla. Anche se puoi mettere da parte solo il 10% della tredicesima quest'anno, è infinitamente meglio che non mettere da parte nulla.

Un quarto errore è considerare la tredicesima come "soldi bonus" che non contano davvero. Psicologicamente tendiamo a trattare le entrate extra diversamente da quelle regolari, spendendole con meno attenzione. Ma la tredicesima è denaro che hai guadagnato lavorando esattamente come lo stipendio mensile, e merita lo stesso rispetto e la stessa pianificazione.

Il valore a lungo termine delle piccole scelte di oggi

Risparmiare una parte della tredicesima può sembrare un sacrificio piccolo e insignificante nel grande schema delle cose. Dopotutto, cosa cambia mettere da parte 200 o 300 euro una volta all'anno? La risposta è: molto più di quanto immagini. Il potere del risparmio consistente nel tempo è sorprendente grazie all'effetto della capitalizzazione composta.

Se ogni anno metti da parte il 20% della tredicesima e la investi in strumenti che rendono anche solo il 4% annuo, nel giro di dieci anni avrai accumulato una somma significativa. Ma oltre al valore monetario, c'è qualcosa di ancora più prezioso: avrai sviluppato l'abitudine al risparmio e al pensiero finanziario a lungo termine. Queste competenze ti accompagneranno per tutta la vita e ti permetteranno di prendere decisioni finanziarie sempre migliori.

Ogni piccola scelta di risparmio fatta oggi è un investimento non solo nel tuo futuro economico, ma anche nella tua tranquillità mentale. Sapere di avere un cuscinetto finanziario riduce lo stress, migliora la qualità del sonno e ti permette di affrontare le sfide della vita con maggiore serenità. Questo valore psicologico è impossibile da quantificare in euro, ma è reale e importante quanto il valore economico.

Conclusione: godersi il presente costruendo il futuro

Risparmiare la tredicesima senza sentirti in colpa è assolutamente possibile, e ora hai gli strumenti per farlo. La chiave è trovare un equilibrio tra il godere delle festività e delle piccole gioie della vita e il costruire una base solida per il futuro. Non devi scegliere tra essere felice oggi o essere sicuro domani: con i metodi giusti puoi avere entrambe le cose.

Ricorda i principi fondamentali: applica il metodo "paga prima te stesso" mettendo immediatamente da parte una percentuale della tredicesima prima di spenderla. Usa la regola del 50-30-20 o una sua variante per distribuire il resto tra necessità e desideri. Pianifica le spese prima di effettuarle, e considera gli strumenti che possono aiutarti a monitorare e gestire meglio il tuo denaro.

Non serve essere perfetti fin dal primo anno. Se quest'anno riesci a mettere da parte solo il 10% della tredicesima invece del 20%, va bene lo stesso. L'importante è iniziare e poi migliorare gradualmente. Ogni passo nella direzione giusta è un successo, e ogni euro risparmiato è un euro che lavora per il tuo futuro.

La tredicesima di quest'anno può essere l'inizio di una nuova relazione con il denaro, più consapevole, più equilibrata e più serena.

Buone feste e buon risparmio!

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